Foto: Barrio 47 - New York - Bluarch
L’interior design può trarre ispirazione dalle filosofie culinarie di un ristorante?
Oppure dal genius di un locale notturno?
L’interrogativo solletica interesse, ma non bisogna lasciarsi trasportare dalla curiosità e creare parallelismi forzati.
Le scelte enogastronomiche o il format di un locale possono cambiare rapidamente, come la loro gestione, mentre l’interior design no, in special modo nel mercato italiano.
Ma come scegliere lo stile di un locale? Dovremo semplicemente seguire il tipo di business al quale si vuole dare vita, i gusti dell’architetto o la moda del momento? O ancora, fidarsi semplicemente dei propri gusti personali?
Come sempre quando si parla di scelte imprenditoriali e di interior design, diffidare delle risposte univoche.
Verrebbe da dire: tutte e quattro le opzioni!
Però, è bene scomporre il problema ed iniziare con un assunto: non c’è progetto senza cliente (con proprie esigenze, aspirazioni, etc), ma nemmeno senza architetto.
Quando questa accoppiata funziona, si possono mettere in ordine tutti gli input (a volte contrastanti) che costituiscono i dati di partenza del ragionamento.
Più specificamente, vanno messe a fuoco le sensazioni che il che vogliamo generare nel cliente con il nostro lavoro: l’esperienza creata attraverso il cibo in un locale di cucina sperimentale andrà accompagnata da una location altrettanto avanguardista, come un lounge bar per uomini d’affari avrà bisogno del giusto livello di formalità, dalla disposizione della luce alla postura delle sedute.
Si tratta di combinare quello che serve, quello che ci piace e quello che funziona.
Importante è ottenere le due colonne che identificano il successo:
Visione
Unicità
Le due, di per sè, fanno stile, e con stile bisogna educare le manifestazioni esteriori della nostra interiorità.
Foto: Barrio 47 - New York - Bluarch
L’interior design può trarre ispirazione dalle filosofie culinarie di un ristorante?
Oppure dal genius di un locale notturno?
La domanda può solleticare interesse, ma non bisogna lasciarsi trasportare dalla curiosità e creare parallelismi forzati.
Foto: Spring Place, New York - Bluarch
5’ di lettura
I vestiti che preferisco sono quelli che io invento per una vita che non esiste ancora, il mondo di domani
Pierre Cardin
Foto: Segafredo Zanetti Restaurant - New York - Bluarch
3’ di lettura
Luce: radiazione elettromagnetica visibile all’occhio umano.
Colore: percezione visiva delle varie radiazioni elettromagnetiche compreso nel cosiddetto spettro visibile.
Spring Place è un circolo privato di circa 2.230 metri quadrati di superficie, disposto su due piani di un edificio di Tribeca, New York City.
Foto: Oligarch, Supper Club and Catering Hall - New York - Bluarch
3’ minuti di lettura
Instagrammabile: termine usato per descrivere una foto che vale la pena di postare su Instagram.
Questa la definizione della caratteristica intrinseca ormai irrinunciabile per qualsiasi attività che necessiti, per attirare clienti, di posizionarsi sul più cool dei social media.
Antonio Di Oronzo e` abilitato all'esercizio della professione di Architetto negli Stati Uniti ed in Italia. E` laureato in Architettura presso l'Universita` degli Studi La Sapienza di Roma. Ha conseguito un Master in Urban Planning presso il City College of New York - Spitzer School of Architecture ed ha completato i suoi studi post-laurea di Direzione Lavori come Ufficiale dell'Esercito presso la Scuola del Genio Militare. E` un membro dell' American Institute of Architects.
Foto: Maiella Restaurant, New York
3’ di lettura
La parola ristrutturazione provoca spesso il brivido lungo la schiena di chi la pronuncia, specialmente quando non addetto ai lavori.
Se riguarda i locali di un’attività poi, sia essa di ristorazione piuttosto che after diner, alla semplice apprensione si sommano i timori che tutto questo possa avere ricadute negative sul business.
Antonio Di Oronzo e` abilitato all'esercizio della professione di Architetto negli Stati Uniti ed in Italia. E` laureato in Architettura presso l'Universita` degli Studi La Sapienza di Roma. Ha conseguito un Master in Urban Planning presso il City College of New York - Spitzer School of Architecture ed ha completato i suoi studi post-laurea di Direzione Lavori come Ufficiale dell'Esercito presso la Scuola del Genio Militare. E` un membro dell' American Institute of Architects.
Foto: Green House - New York - Bluarch
4’ minuti di lettura